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venerdì 28 novembre 2014

Thanksgiving and Black Friday

Avviso: questo port sarà infinito. Ho evidenziato le parole Thanksgiving e Black Friday, così sapete dove andare a leggere in caso vi interessi solo uno dei due.

E nemmeno il Thanksgiving è una leggenda: lo si passa tutto in famiglia, il tacchino è davvero enorme, il cibo è tanto e buonissimo e di notte si va a fare shopping pazzo per ore e ore. L'ho amato.

Sono stata svegliata alle 8 del mattino dal mio papà ospitante che considerava guardare la parata di NY in televisione un'esperienza americana imperdibile. Nonostante gli istinti omicidi, devo dire che me la sono goduta, e tra l'altro l'Hmom si sentiva così in colpa perché ero stata svegliata così presto in un dei pochi giorni in cui potevo dormire, che mi ha preparato una colazione fantastica e me l'ha portata da mangiare sul divano.
Loro hanno passato la mattinata a cucinare piatti tipici del giorno del ringraziamento: l'immancabile tacchino (di cui purtroppo ho solo una foto di quando non aveva già più le cosce), patate dolci, puré e vari sformati di verdure. Devo ammettere che non sembravano molto invitanti, ma ora ringrazio il cielo che abbiamo gli avanzi perché potrei nutrirmi solo di quelli per i prossimi due mesi!

Durante la mattinata ho fatto il bagno al cane, mi sono preparata e poi io, l'Hsis grande e l'Hdad siamo andati in una zona desertica dietro casa a tirare con l'arco. E' stato divertente, ma faceva davvero troppo caldo, il che secondo me è assurvo, visto che siamo a fine novembre! Ad ogni modo dopo nemmeno mezz'ora stavamo già cuocendo e siamo dovuti rientrare.

Alle tre sono arrivati degli amici di famiglia a passare il thanksgiving con noi. Avevano due bambine di 8 e 5 anni che erano davvero the cutest! La più grande mi è corsa in contro e si è "prenotata" per parlare con me durante il pranzo: mi ha detto che voleva sapere tutto dei Romani (e dei Greci) perché li stano studiando a scuola e li adora. I feel ya, girl! ;) Anche la piccolina ha insistito per sedersi vicino a me e io ho sfornato tutti i giochini e le canzoncine che conoscevo! Si è divertita un mondo e quando le ho cantato quelle in italiano, lei me ne ha cantata una in spagnolo. You are a smart girl, man! 
Finito il pranzo, che è durato molto meno di quanto mi aspettassi (Un'ora and we were done. Il fatto è che continuavano a ripetere quanto a lungo si sta seduti a tavola al thanksgiving! Bah, fatevi un Natale italiano e poi ne riparliamo.) abbiamo messo in scena uno spettacolo di quando Squanto ha insegnato ai pellegrini a seminare il mais. Posso solo dire: rapido e indolore.
Per il resto del pomeriggio le bambine hanno alternativamente tampinato me e il cane. Seriamente, ne parlavo oggi con la Hmom, a quel cane sputerà l'aureola! Lo strattonavano per il collare, gli facevano fare i giochi più assurdi e lo ricompensavano con una quantità di dolci da diabete, e lei non ha detto nemmeno ba! Ma quando se ne sono andati è crollata sul tappeto tipo ubriaca e non si è più mossa fino al mattino dopo. Povera ciccia!
Comunque io penso sempre di non piacere ai bambini, ma effettivamente loro non sono le prime che ci tenevano a giocare con me ecc. Quindi forse non sembro proprio la strega cattiva! 
Intorno alle 4 io, l'Hsis grande, l'Hdad e il papà dell'altra famiglia abbiamo giocato alla partita di Hearts più lunga della storia. Io ero stravolta: tra l'essermi svegliata praticamente all'alba (ehi, sono pur sempre una teenager, ho bisogno delle mie 12 ore di sonno durante il weekend!), la quantità di cibo da overdose, il caldo assurdo e tutte le corse e i giochi che mi hanno fatto fare le bambine, sarei potuta svenire sul tavolo.

Ma dormire o riposarsi non era in programma. Verso le sette la famiglia se ne è andata e tutti noi, tranne l'Hmom, ci siamo preparati per il Black Friday.

La prima tappa è stata Khol's. Lì ho comprato dei regali di Natale (che adoro!) per la famiglia americana e anche quella italiana, una sciarpa natalizia simpatica e degli stivali. Il negozio di per sé non era troppo affollato, ma la fila alla cassa era infinita: per fortuna l'Hsis grande non ama lo shopping e dopo venti minuti era già in coda con anche tutta la roba mia e dell'Hsis piccola in mano, mentre noi continuavamo a girare. Santa! Non la ringrazierò mai abbastanza.
Alla fine ho comprato il tutto per 55$ invece che 305! Assurdo.

Dopo circa un'ora e mezza ci siamo diretti al PVMall. Lì ci siamo divisi: io e l'Hsis piccola insieme e l'Hdad e l'Hsis grande insieme. Noi ci siamo divertite da matti! Abbiamo comprato di tutto, vestiti, accessori, profumi, regali di natale... non potevo fare a meno di pensare che sembriamo fatte per fare shopping insieme: volevamo andare negli stessi negozi, avevamo gusti simili e quando una aveva finito, anche l'altra era sempre pronta per andare. Grazie, sorella quattordicenne, ho adorato fare shopping con te! 
Alle undici dovevamo incontrarci con gli altri all'uscita, ma eravamo ancora tutti troppo presi, così abbiamo spostato l'appuntamento a mezzanotte e abbiamo continuato. Io e l'Hsis ci siamo concesse un quarto d'ora di pausa nella food court, dove abbiamo mangiato cibo spazzatura e fatto selfie. Come l'ha definito lei: bonding time! 

A mezza notte ci siamo incontrati davanti a Starbucks e abbiamo preso un caffè per ricaricarci e continuare per qualche altra ora. 
Abbiamo guidato, tra canzoni e caffè rovesciati, fino ad un centro commerciale che aveva forever 21, ma l'abbiamo trovato chiuso, quindi siamo andati da Michael's e Target. Lì la situazione era molto più tranquilla e il poco casino mi ha fatto sentire tutte le ore di sonno che stavo perdendo.

Alle due e mezza siamo finalmente arrivati a casa, ma mentre l'Hsis grande e l'Hdad si sono precipitati a letto, io e l'Hsis piccola siamo rimaste in salotto a compiacerci dei nostri acquisti e a chiacchierare fino alle quattro passate. Altro bonding time! Mi sembra assurdo pensare di andare d'accordo più con la quattordicenne che con la sedicenne, ma c'è anche da dire che è una tipa molto sveglia e abbiamo molti interessi in comune.

Quindi questo è stato il mio americanissimo Thanks Giving!
Happy Thanksgiving to Yall in ritardo!!

Vi

P.s. Tornate più tardi/un altro giorno per le foto!

mercoledì 19 novembre 2014

Class of 2015


Ebbene sì ragazzi, avrò la mia graduation! In realtà non riceverò un vero e proprio diploma, solo un attestato di partecipazione, ma per lo meno camminerò sul palco con cap and gown insieme agli altri Seniors e concluderò il mio anno con l'esperienza americana per eccellenza.

Non conosco molti ragazzi dell'ultimo anno perché mi hanno messo in alcune classi per Freshmen e Sophmores, ma i pochi Seniors che conosco sono fantastici e riescono ad animare anche le classi più noiose - per questo odio Algebra I, in cui sono tutti del primo anno.
Nella classe di musica ci sono tre Senior boys che fanno anche parte del gruppo di teatro. Durante le presentazioni orali chiedono sempre di poter andare alla lavagna e mettono su delle specie di scenette che fanno morire da ridere! Oggi, parlando della storia della fotografia, hanno cominciato a filosofeggiare su selfies ed instagram. Almost peed my pants.
La mia classe di inglese è l'unica esclusivamente per diplomandi e abbiamo di quei personaggi! L'altro giorno quando sono entrata in classe c'era in corso una battaglia contro uno scarafaggio ed è stata hilarious! Gente che saltava sulle sedie, ragazzi che tiravano i quaderni, la prof che, una volta ucciso l'insetto, urlava "No, Z, non osare buttarlo nel mio cestino! Portalo in bagno, portalo in bagno!". Un'altra scena fantastica è stata quando, lanciando una gomma, un ragazzo ha colpito un quadro e quello è caduto per terra. Non avete idea del teatrino che hanno fatto lui e i suoi amici per rimetterlo su senza farsi vedere. Dopo una decina di tentativi si sono accorti che era caduto il chiodo. C'è sempre un gran casino, ma non è niente di fastidioso, c'è solo un clima molto rilassato.
Comunque il ragazzo più simpatico lo abbiamo nel nostro gruppo. Davvero, fa scompisciare! Se poi si mette a litigare con L, un'altra del nostro gruppo, è anche meglio. Fanno entrambi parte del gruppo di teatro e... sì, diciamo che sono molto teatrali in tutto. Oggi si sono davvero messi ad urlare - della serie che L era in piedi e N batteva un pugno sul tavolo - per decidere la trama della storia che dovevamo inventare. Nel caso vi interessasse, N voleva scrivere di un tacchino-lupo mannaro, mentre L sosteneva che fosse un'idea senza senso, e proponeva un tacchino-demone (?!?).
Mi diverto un sacco durante le lezioni di inglese, in mezzo alla classe del 2015!

E quindi mi diplomerò con loro, sul campo da football, lanciando in aria il cappellino e stringendo tra le mani un diploma dal nastro rosso.


Questa canzone è tratta dal musical A Very Potter Senior Year, che io adoro *.*

Buonanotte

Vi

domenica 16 novembre 2014

"We'd better start now" - Natale e gift cards

Lo spirito natalizio si fa già sentire, nonostante i 25 °C che continuano ad esserci qui a Scottsdale, Arizona. I centri commerciali sono addobbati, le mie sorelle hanno iniziato le loro liste di regali, la vacanza in Michigan è tutta programmata, io sto studiando brani natalizi per entrambe le orchestre di cui faccio parte, mia mamma è impegnata con i costumi per lo spettacolo della natività in chiesa e il papà ieri ha tirato fuori una scatola polverosa piena di film natalizi è ha urlato dal salotto "Hey girls! We'd better start now or we'll never finish all of them in time for Christmas!". Quindi sì, stiamo guardando un film per sera, dai più classici ad alcuni con le renne animate da cani che non ho mai sentito nominare. No, seriamente, fanno rimpiangere la morte di Voldemort nell'ottavo film di Harry Potter - Yates avrà anche distrutto il senso dell'intera serie con una sola scena, ma almeno i soldi spesi per il 3D non sono andati sprecati.

Come stavo dicendo, lo spirito natalizio è già nell'aria e io oggi pomeriggio ho deciso di scaricare canzoni natalizie sul cellulare, perché suonarle tutti i giorni a scuola e una volta a settimana in chiesa non è abbastanza... per Natale mi sarò rintontita, ma pace.

Ho in programma un paio di feste di Natale, tra cui una in stile vittoriano organizzata dalle stesse persone di quella country a cui sono andata un mesetto fa. E il ragazzo del college che avevo incontrato mi ha chiesto se ci vado, quindi sono particolarmente motivata ;)

Scherzi a parte, sembra che qui le feste di Natale siano "a big deal", quasi ogni gruppo (chiesa, exchange students, scuola, amici...) ne organizza una.

Quello che non capisco è l'usanza di regalare le gift cards. E' come dire: "Hey, eccoti 20 $. Comprati quello che vuoi." "Tu invece, visto che sei la mia migliore amica, vali 50 $. Spendili ad Abercrombie." Ma che è? Non vedo perché dovrei dire quanto spendo per un regalo, tra l'altro. Ma di solito non si copre il prezzo?
L'altro giorno è stato il 14esimo compleanno della mia sorella più piccola e una zia che vive in Michigan le ha spedito una gift card da 50 $ per un negozio di vestiti per bambini dai 3 ai 12 anni. Ovviamente non le è piaciuto e quando ha cominciato a lamentarsi la più grande le ha detto "io sarei contenta comunque se qualcuno mi mandasse una gift card da 50 $. Vuol dire che ti vogliono bene."
Pensa davvero di poter misurare l'amore della gente in base al valore della gift card?
Capisco che la zia non si sia resa conto che mia sorella è cresciuta, ma quando si tratta di amici, io valuto quanto mi vogliono bene e quanto mi conoscono proprio in base al regalo che mi fanno. Io passo molto tempo a cercare il regalo giusto ed è davvero raro che non abbia un significato, sopratutto se si tratta delle mie migliori amiche. Secondo me è un modo per dire "mi sono presa il tempo di pensare a te, ai tuoi interessi, a cosa abbiamo in comune, e ho trovato qualcosa che penso ti possa piacere". E se serve ci allego due righe.
Ecco, una gift card toglie tutto questo. L'unica differenza dal regalare direttamente 20 bucks al tuo miglior amico è che gli dici dove deve spenderli. No, davvero, davvero triste.
(Tra l'altro io mi sono rifiutata di scegliere dalla lista della sorella piccola per il suo compleanno praticamente per lo stesso motivo e, guarda un po', il mio regalo è stato quello che le è piaciuto di più: una felpa con una frase che lei dice sempre e un bigliettino simpatico su una torta perché lei si mangia sempre la mia parte di dolci. Semplice, ma molto meglio di 10 $ per iTunes, no?)

Venerdì abbiamo siamo andati a fare delle foto di famiglia e oggi le abbiamo ricevute: sono tenerissime e mi spiace non poterle pubblicare. Posto solo un paio dei miei ritratti, ma le migliori erano quelle che abbiamo fatto tutti insieme con le corna da renna e i cappellini!




Ci sentiamo un altro giorno con un post un po' più utile.

La canzone de post non può che essere una canzone natalizia. Ho scelto questa e nella versione di Glee... beh, non c'è un motivo in realtà, stanno decorando l'albero preparandosi per Natale, that's i t. Enjoy!



P.s. La sorella piccola ha avuto un call back per il musical di Hairspray, il mio preferito! Vorrebbe la parte di Penny e io spero davvero che la prendano perché sarebbe perfetta!




Questa è la mia canzone preferita dal musical. Per chi non lo sapesse, Penny è la ragazza bionda con i codini.

Vi

mercoledì 12 novembre 2014

A day with A.

Oggi ho trascorso il pomeriggio con A, di cui vi ho già parlato - una delle ragazze del pranzo, quella del musical e del gruppo della chiesa, quella di halloween e dell'early release.
Prima di tutto abbiamo accompagnato a casa la sua amica E, con cui eravamo andate a pranzo un giorno e che io trovo simpaticissima, poi siamo passate da casa mia a prendere un paio di cose. Lì abbiamo trovato praticamente tutta la mia famiglia e il mio "ma sì, sali un secondo, devo solo prendere il portafoglio" si è trasformato in Teka (il cane) che l'ha praticamente assalita facendo le feste e mia madre che, una volta scoperto che è nel coro della scuola, le ha iniziato a fare l'interrogatorio per sapere se aveva conosciuto la loro precedente exchange e se era amica di quella e quell'altra ragazza. Ho cercato di trascinarla fuori di casa il prima possibile per limitare i danni, ma credo proprio pensi comunque che siano strani. Ovviamente scherzo, sono solo molto spontanei.

A quel punto ci siamo dirette verso casa sua, dove ho conosciuto il suo tenerissimo gatto (che ieri le ha sfregiato la faccia, ma dettagli). Abbiamo mangiato una specie di ghiacciolo strano/yogurt ghiacciato e chiacchierando è saltato fuori che non avevo mai provato un Donut.

Sconvolta, mi ha trascinata in macchina e mi ha portata al suo Donuts place preferito.
Lì non solo mi ha fatto comprare due ciambelle, ma mi ha pure scelto lei la sua preferita, che sarebbe glassa, doppio cioccolato, farcitura e zuccherini.

Con il nostro kilo di zucchero in mano abbiamo guidato fino ad un bar all'aperto molto carino in cui ci siamo semplicemente sedute senza ordinare niente. Bah, non ci hanno detto niente.
Lì abbiamo chiacchierato, mi ha raccontato di quando viveva in Canada e abbiamo parlato un po' di tutto, il che mi fa molto piacere perché significa che abbiamo superato definitivamente la fase in cui aveva pietà della povera exchange student.

Verso le sei siamo andate in chiesa e abbiamo continuato la nostra conversazione. Seriamente, io sono una che parla tanto, ma lei è riuscita a raccontarmi la sua vita (e quella dei suoi genitori, non scherzo) in una giornata. E' stato divertente, abbiamo riso molto, soprattutto di quanto eravamo "goofy" alle medie e delle nostre imbarazzanti cotte che non sono mai davvero finite.

Lì in chiesa abbiamo anche incontrato un altro exchange italiano che avevo conosciuto ad una festa mesi fa e che non avevo più rivisto. Ho preso il suo numero da una ragazza che ho conosciuto al campeggio, gli ho scritto per sapere che fine avesse fatto e ho scoperto che per tutto questo tempo è andato alla mia stessa chiesa, ma ad orari diversi. E' un ragazzo simpatico, anche se dovrebbe proprio capire che anche se lì non parlano italiano, capiscono cosa intende quando ride durante la predica.

Ed ecco qui la mia giornata. Questo post non era affatto in programma e non so né come chiudere né se mettere foto e canzone. Non ho nemmeno voglia di rileggere, in realtà. Quindi notte a tutti, ci sentiamo nei prossimi giorni!

P.s. Messaggio di A dopo avermi accompagnata a casa: "Thanks for hanging out with me today :) I'm so glad I met you this year! :)" - :3 isn't she sweet?

Vi

lunedì 10 novembre 2014

Winter Camp - Lost Canyon

11 exchange students, due giovanissime group leaders, canzoni pop e cibo spazzatura: è questa la ricetta per il weekend perfetto. Sapevo che il posto era fantastico perché ci ero già stata con il gruppo della chiesa, e sapevo che mi sarei divertita di più perché anche se Young Life è un gruppo di stampo religioso, non stavo andando ad un ritiro spirituale, ma non avrei mai immaginato di trovare un gruppo così fantastico.



Non sapevo se sarei stata in stanza solo con exchange o con anche ragazze americane, il che fa una bella differenza: nulla da togliere alle ragazze della chiesa, loro erano state carinissime con me, ma in un normale gruppo di adolescenti puoi sempre trovare quella timida, quella noiosa, quella piagnucolona... mentre gli exchange sono una garanzia. Non mi sto affatto riferendo al paese di origine, ma al semplice essere exchange: ci sono delle caratteristiche che devi avere o acquisire molto in fretta, se vuoi affrontare un'esperienza come la nostra, per cui good luck finding a boring exchange student! La mia Hmom dice sempre che vedermi in un gruppo di exchange è "un'esplosione di energia", o qualcosa del genere, e io non saprei come altro descriverci, davvero. Non c'è gioco o attività a cui non abbiamo partecipato, gruppo a cui non abbiamo parlato, domanda che non abbiamo fatto, discussione che non abbiamo cominciato, cibo che non abbiamo provato, cibo che non abbiamo criticato, posto in cui non siamo andate, novità per cui non ci siamo esaltate.  Ovviamente non intendo dire che siamo degli esseri superiori amati da tutti, anzi di sicuro riusciamo ad essere irritanti nel nostro eccesso di entusiasmo per ogni cosa, ma di certo non siamo noiosi. E al campeggio ci siamo divertite un mondo.






 Un minuto di silenzio per questa sottospecie pizza.




Visto il tipo di post, credo che la canzone più adatta sia Don't Rain on My Parade, che descrive proprio quell'"esplosione d'energia" di cui parla la mia Hmom.



Vi

sabato 1 novembre 2014

American Halloween - Trick or treat?

Purtroppo non posso postare nessuna foto della mia serata di Halloween perché c'è sempre qualche membro della mia Hfamily, ma se avete la mia amicizia su fb, le trovate tutte lì.

Sono stata invitata ad un paio di feste, e la cosa mi ha fatto molto piacere, ma la mia famiglia ospitante aveva già in programma un block party e considera Halloween una festa da trascorrere in famiglia, quindi non ci sono potuta andare. Ad ogni modo è stata una serata molto carina: abbiamo mangiato chili e tortillas, organizzato qualche gioco per i bambini del vicinato e poi siamo andati a fare dolcetto o scherzetto.
Okay, parliamone.
Da film e libri (e studio di cultura americana a scuola, ma di quello non ci si può mai fidare) avevo capito che fosse un'attività per bambini - Cfr. Mean Girls


E vi assicuro che ho visto di tutto scuola. Ma proprio di tutto!

E invece tutti, e dico tutti, fanno dolcetto scherzetto. Della serie che ho sentito gente raccontare delle feste stratosferiche a cui sarebbero andati subito dopo aver raccolto un bel po' di caramelle.
Lo capisco, i dolci non hanno età (?). Io ne ho ricevuti talmente tanti che potrei nutrirmi solo di quelli per i prossimi tre anni!


Lato negativo della serata: una delle mie amiche del pranzo mi aveva chiesto di mandarle un mex con l'ora della festa perché le avrebbe fatto piacere venire; io gliel'ho mandato e lei ha risposto quattro ore dopo dicendo che sarebbe venuta, se a me stava ancora bene. Purtroppo io ero in giro per il quartiere a fare bottino (seriamente, mi sentivo una ladra nelle case in cui mettevano il cartello "help yourself", perché praticamente svuotavamo il cesto!) e non ho risposto. Quindi mi ha mandato un altro messaggio, chiedendomi di farle sapere quando avessi finito di fare dolcetto scherzetto, che sarebbe venuta a vedere un film. Con almeno quaranta minuti di ritardo le ho risposto, e lei non si è fatta più sentire. Dieci minuti prima di andare a letto ho ricevuto una risposta - diceva che non si era sentita bene e aveva il cell scarico e mi chiedeva se volevamo vederci nel weekend.
Ecco i miei piccoli momenti no di quest'esperienza: non la conosco abbastanza bene da insistere quando non risponde, non ho idea se sia una che dà buca spesso, non so se sia stata male davvero e soprattutto non so se mi abbia chiesto di uscire nel weekend perché le dispiace davvero non avermi vista o se le faccio pena.

La canzone del post è decisamente "Glitter in the air". 
Credo sia chiaro che la frase che compare come immagine sia adatta all'ultima parte del post, ma la canzone in generale è anche perfetta per il tema di inglese che stiamo scrivendo sulla felicità, che mi ha fatto pensare moltissimo alla mia esperienza qui in America e a quante emozioni stia provando.

Al prossimo post! Ciao ciao

Vi